Continuiamo la rassegna estiva dedicata allla spensieratezza: alzi la mano chi non ha mai giocato a Crazy Taxi… vedo poche mani alzate: bene… vuol dire che lo conoscete tutti :)
Per quei pochi che non lo conoscessero, Crazy Taxi è un gioco SEGA del 1999 (in versione arcade) rilasciato negli anni a seguire anche per Dreamcast, Playstation 2 e GameCube. Personalmente avevo dei vaghi ricordi anche sulla prima Playstation, ma evidentemente mi confondo con qualche altro gioco simile.
In ogni caso, il gioco consiste nell’interpretare un taxista che deve accompagnare i propri clienti i vari luoghi della città, ovviamente in tempo ristretto, ovviamente destreggiandosi con una guida spericolata nel folto traffico. La sua dinamica di gioco è sempre stato molto apprezzata, anche nella versione rilasciata un paio di anni fa su iOS e questo ha spinto SEGA a realizzare l’atteso seguito.
Crazy Taxi City Rush ripropone le stesse dinamiche con possibilità di scelta tra numerosi taxisti, tre diverse aree della città (con una miriade di taxi “dedicati”) più altre disponibili prossimamente, numerosi potenziamenti e infinite personalizzazioni che vi permetteranno di incrementare il bonus in denaro guadagnato ad ogni corsa, nonché la possibilità di acquistare più taxi e noleggiarli ad altre persone. Oltre alle “missioni” standard ci sono poi missioni specifiche, tipo quella di guidare un carro armato per fare un po’ di “pulzia” allegerendo il traffico della città, o quella che vi sfida a correre più strada possibile attraversando dei checkpoint.
Fin qui il bello, ma ora parliamo anche di quello che non va. La prima cosa sono i comandi: SEGA ha pensato di far guidare il taxi come se si trattasse di un “running game”, ovvero non vi troverete a che fare con pad direzionale, acceleratore e freno, ma con dei “banali” comandi per cambiare corsia e per svoltare (oltre all’immancabile “turbo”); diciamo che questa cosa urta più che altro all’inizio, quando ci si sente un po’ traditi dal gameplay originale, ma proseguendo nel gioco la frenesia del titolo e delle missioni riesce comunque a renderlo avvincente nonostante questa pecca: le derapate non mancano. La seconda cosa, ben più grave, è la modalità con cui viene offerto il gioco; il dowload è gratuito ma, come accade ormai troppo spesso, oltre a subirvi diversi video pubblicitari, vi troverete di fronte alla scelta di “attendere” (attendere per la benzina, attendere per la consegna dei pezzi di potenziamento, attendere per poter fare delle missioni, ecc…) oppure “spendere”: spendere i “diamanti” conquistati nelle missioni per eliminare le attese vi porterà presto a rimanere senza diamanti nel momento in cui vi servono, e a quel punto o vi lanciate in giorni di missioni al solo scopo di recuperare diamanti (sempre con le dovute attese) oppure sganciate del denaro vero per acquistare diamanti (è d’obbligo disabilitare gli acquisti in-App se il dispositivo finisce in mano a dei bimbi). Personalmente odio questo approccio che premia più la disponibilità economica che la bravura per proseguire nel gioco: avrei preferito pagare 7-8 Euro il gioco, e poi essere libero di giocare quanto volevo conquistando le nuove missioni e i potenziamenti grazie alle mie capacità (o, viceversa, non conquistarli per colpa delle mie incapacità) ma evidentemente le software house guadagnano maggiormente con questo stratagemma che ha già rovinato anche altri giochi (uno su tutti, Real Racing 3)… è un tema sul quale vorrei tornare prossimamente con un articolo ad-hoc.
Tornando a Crazy Taxi, nonostante questa pecca, secondo me il gioco vale comunque la pena di essere scaricato e provato: il gioco, IMHO, è comunque avvincente e nei tempi di attesa potete giocare ad altro o dedicarvi ad altre attività… La grafica “semplicistica” può piacewre o meno, a me piace molto per un titolo di questo tipo; da apprezzare inoltre il fatto che si possa giocare anche con una mano sola impugnando normalment eil telefono “in verticale” (anche se un po’ contronatura per un gioco di auto). Avendo iniziato l’avventura da poco, non ho ancora la sensibità per capire quanto il limite di cui ho parlato sopra disturbi l’esperienza di gioco, e il fatto di fermarsi in attesa del pieno di benzina mi permette quantomeno di concedermi delle pause forzate (anche se, oltre a quello, ci sarebbe pure la pubblicità che in alcuni momento è un po’ troppo invasiva).
Al di là di tutto, per quanto visto finora, il mio voto finale è di 4/5, voto comunque alto che premia il divertimento di questa prima fase di gioco. Piccolo effetto collaterale: consuma molto velocemente la batteria…